“LA MENTE CHE SI INTRAPPOLA”.
Attacchi di Panico

“Era una splendida giornata di primavera, stavo andando a raggiungere i miei amici al mare quando all’improvviso ho cominciato a sentire strane sensazioni che via via aumentavano e travolgevano il mio corpo senza che io potessi in alcun modo fermarle: il mio cuore sembrava impazzito, il respiro sempre più affannoso, la gola chiusa, un sudore freddo avvolgeva tutto il mio corpo; l’unica cosa che sono riuscita a pensare è stato come raggiungere il pronto soccorso più vicino per evitare di morire per strada”.

urlo di munchCosì una giovane donna ha raccontato il suo primo incontro con l’attacco di panico ma chiunque abbia sperimentato questa terribile sensazione può riconoscersi in tale descrizione.
Il panico è una reazione psicofisiologica, rappresenta la forma estrema della paura e mette a dura prova la sicurezza dell’individuo. Le persone che vivono accanto a chi soffre di attacchi di panico tendono a minimizzare il problema: “Non è niente, stai tranquillo, non è una malattia fisica, è solo la tua paura”.
Ma queste affermazioni, seppur dette con le migliori intenzioni nel tentativo di tranquillizzare, tuttavia non tengono conto, che la paura quando raggiunge i suoi estremi, è la più concreta e reale delle nostre sensazioni e nei suoi effetti è più reale di qualsiasi realtà.

Tuttavia, il fatto che sia così pervasiva e totalizzante, ciò non significa che non sia una condanna da cui non potersi liberare. Al contrario, le attuali conoscenze relative al funzionamento delle patologie da panico ed una terapia adeguata permettono un’efficace e d anche rapida guarigione.
Chi ha sperimentato una sola volta l’esperienza devastante dell’attacco di panico comincia a controllare o ad evitare tutte le situazioni che potenzialmente potrebbero scatenare l’escalation della paura; così come tende a rivolgere la propria attenzione all’ascolto dei parametri fisiologici quale il battito cardiaco, il ritmo respiratorio, il senso di equilibrio ed altri nel tentativo di tenere sotto controllo tali spontanee reazioni.
Ma tale controllo razionale inevitabilmente conduce all’innescarsi di un circolo vizioso di interazioni disfunzionali tra mente e corpo fini ad arrivare all’attacco di panico.

In altri termini, è il tentativo stesso di controllo che paradossalmente conduce alla perdita di controllo. Oltre a ciò, la persona intrappolata nella sua paura patologica mette in atto anche altri tentativi fallimentari per cercare di limitare gli effetti come ad esempio la tendenza ad evitare le situazioni associate all’attacco di panico e la costante richiesta di aiuto e di protezione da parte degli altri: due modalità che inesorabilmente alimentano ancora di più il problema e ingigantiscono i mostri della paura.

Per usare le parole di E.Cioran: “Il paurosa edifica i suoi terrori e poi vi si installa sopra”.
Pertanto “…l’attacco di panico è prima di tutto un fenomeno percettivo che innesca una catena di eventi interattivi tra le percezioni e le reazioni messe in atto dall’individuo per difendersi dal pericolo… è una realtà virtuale che però produce effetti reali, uno spaventoso mostro mentale costruito e poi subito, un male immaginario che nei suoi effetti è più concreto dei mali reali…” (G.Nardone).
Tuttavia, come già accennato, per quanto pervasivi ed invalidanti possono essere, dagli attacchi di panico si può guarire ricorrendo a trattamenti terapeutici in grado di intervenire e bloccare i meccanismi mentali che mantengono e alimentano il problema.

Essendo la paura patologica un fenomeno assolutamente irrazionale, per essere trattata efficacemente, essa richiede un n intervento terapeutico che, attraverso l’uso di stratagemmi costruiti ad hoc, apra la strada a nuove esperienze in grado di cambiare la percezione di ciò che fino a quel momento è stato vissuto come pericoloso.
Attraverso l’applicazione di protocolli d’intervento appositamente formulati per gli attacchi di panico,le persone riescono ad ottenere effettivi risultati liberandosi definitivamente dal “mostro” della paura e, soprattutto,recuperare completa autonomia e fiducia nelle risorse personali.

D.ssa Susanna Cirone
Psicologa Psicoterapeuta Centro di Terapia Strategica
Studio affiliato di Perugia