Essere artefici della propria vita

“Non puoi scoprire nuovi oceani fino a quando non hai il coraggio di perdere di vista la spiaggia.” (Anonimo)

Il cambiamento è un processo insito nella vita di ciascun individuo. La vita è “cambiamento”! Alcuni cambiamenti , come accade in natura, avvengono spontaneamente; basti pensare alle fasi dello sviluppo: il passaggio dall’infanzia all’adolescenza, poi all’età adulta e, quindi , alla vecchiaia è un percorso inevitabile per qualsiasi essere vivente. Fin qui tutto accade a prescindere dalla singola volontà.

bambino che sale scala di libri

La situazione diventa apparentemente più complessa quando sarebbe necessario cambiare volontariamente ciò che non va bene, che non funziona adeguatamente, nella propria vita e, invece, si rimane bloccati e, ancor peggio, radicati nell’idea che il cambiamento deve avvenire all’esterno, sperando che il mondo cambi nella direzione che si vorrebbe così da poter essere felici. Ed è così che, per usare le parole di Robert Ardrey, “mentre perseguiamo l’irraggiungibile, rendiamo impossibile l’attuabile”. Non esiste nulla di più ingannevole per costruirsi la via dell’infelicità e dell’insuccesso.

Le reazioni più comuni che le persone mettono in atto quando qualcosa non va nella loro vita sono:

  1. lamentarsi continuamente con sé stessi e con gli altri, disperdendo energie vitali in questa attività anziché metterle al servizio del cambiamento;
  2. tentare di imporre agli altri il proprio bisogno, rimanendo puntualmente frustrati e delusi da un cambiamento che non avviene;
  3. rassegnarsi ad essere infelici, convinti di essere sfortunati e quindi impotenti di fronte a tale sorte.

Se, invece di assumere il ruolo della “vittima”, cominciassero a cambiare prospettiva sposando l’idea che ciascuno è responsabile della propria vita (escludendo ovviamente quegli eventi che accadono indipendentemente dalla nostra volontà) e che il cambiamento deve partire dall’interno, allora diventerebbero “artefici” della propria esistenza con un inevitabile senso positivo di sé stessi.
E’ vero che non tutto si può cambiare velocemente, ma è altrettanto vero che “… anche il viaggio più lungo comincia con un piccolo passo”. E con tanti piccoli passi, uno dietro l’altro, è possibile raggiungere grandi obiettivi.

Se, al contrario, non si agisce, si ha comunque un cambiamento perché nulla rimane immutato; tuttavia, lasciare che siano gli eventi esterni a produrre un qualsivoglia cambiamento, fa sì che l’individuo venga travolto da tali eventi con l’inevitabile conseguenza di sentirsi impotente e sconfitto.

E quindi “può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla” (Martin Luther King).